La consegna e il ritiro degli elettrodomestici in Italia
Com’è gestita la consegna degli elettrodomestici in Italia? E quando giunge il momento di cambiarli in quanto vecchi o mal funzionanti, cosa dobbiamo fare?
In questo periodo in cui la gran parte degli italiani è costretta a scontrarsi con restrizioni economiche ed un’elevata pressione fiscale, il trasporto degli elettrodomestici (ma anche di mobili o grossi articoli d’arredamento), può essere gestito in quattro differenti modi.
Le multinazionali del settore e i grandi marchi italiani
La prima tipologia di servizio per la consegna degli elettrodomestici -e forse la più diffusa- è quella offerta dalle multinazionali o dai grandi marchi italiani, che da anni producono e/o vendono le AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Queste aziende si occupano della vendita, della consegna e dell’assistenza degli utilizzatori domestici; in certi casi sono le stesse che li producono.
Gli installatori
Sono delle figure professionali che lavorano nelle piccole imprese di installazione domestica (montano cucine, arredano camere, salotti e bagni) e fra le varie mansioni, hanno anche quella di trasportare e installare gli elettrodomestici.
La consegna a domicilio
Un’ altra opzione offerta dal mercato italiano, è quella di appoggiarsi ad aziende che si limitano a ritirare e consegnare la merce. In base alle richieste del cliente, alla quantità degli oggetti e al loro peso, dei fattorini vengono istruiti e dotati degli appositi mezzi per garantirne il trasporto e la corretta movimentazione.
Il noleggio macchine
L’ultima e più autonoma scelta che può prendere il fruitore finale dell’elettrodomestico, è il noleggio dei mezzi per trasportare e movimentare le apparecchiature. Vi sono infatti delle aziende che, su prenotazione, affittano sia carrelli normali o montascale per la movimentazione, sia il furgone per il ritiro e il trasporto delle merci.
E per lo smaltimento?
Quando la nostra lavatrice o il nostro frigorifero smettono di funzionare o si danneggiano, rischiano di diventare un pensiero fastidioso e ricorrente. A volte restano nei garage o negli scantinati e ogni volta che li vediamo, ci ripromettiamo di portarli in discarica o eliminarli. Affrontare questo tipo di operazioni è molto semplice oggigiorno.
Gli utilizzatori domestici da smaltire, dai più piccoli ai più grandi, vengono catalogati come rifiuti speciali. Esiste una serie di normative ed incentivi che regolano e favoriscono le azioni per rigenerare o riciclare i nostri vecchi apparecchi; basta rivolgersi nei modi e nei tempi giusti alle istituzioni competenti.
Se decidiamo di acquistare un nuovo utilizzatore con le stesse caratteristiche di quello da smaltire, sarà lo stesso negoziante a prendersi in carico l’onere della demolizione. Se invece vogliamo solo smaltirlo, basta affidarlo all’eco-centro della nostra città in cui verrà scomposto nelle sue varie parti e diviso per tipo di materia da recuperare.